In RilievoMeccanicaTutorial

FOX GRIP 2 VS FIT 4: come si regola la forcella

La cartuccia FOX GRIP 2 risulta una delle idrauliche più sofisticate e raffinate presenti sul mercato delle sospensioni per MTB, consente infatti di regolare in maniera indipendente la velocità di compressione alle alte e basse velocità: sono sempre indipendenti anche le due regolazioni del rebound per alte e basse velocità. Abbiamo quindi a che fare con ben 4 regolazioni distinte che vanno settate a dovere dopo la normale configurazione del SAG (affondamento statico).

Forcella FOX Float GRIP 2

Vista la possibilità di un tuning cosi sottile potete ottenere una sospensione estremamente performante che reagisce in maniera “smart” in base alle vostre esigenze e stile di riding, naturalmente a patto che la forcella venga pazientemente regolata nella maniera corretta. Vediamo quindi come si regola una forcella FOX con cartuccia GRIP2.

FOX GRIP 2 VS FIT 4: quale scegliere?

L’idraulica GRIP2 è più raffinata e si differenzia sostanzialmente dalla cartuccia FOX FIT4 che dispone invece di 3 regolazioni “secche” preimpostate che si azionano sullo stelo o con comando remoto. In aggiunta troviamo un pomello per la regolazione delle basse velocità e uno dedicato alla regolazione del Ritorno. Quindi con la FIT 4 avete a disposizione 3 diverse modalità: Modalità Firm per il blocco, Medium per il trail riding e Open per la discesa. Una meccanica “semplificata” che la rende ideale per chi preferisce avere una bici facile da regolare e subito pronta per l’uso.

Questo al contrario di una cartuccia GRIP 2 che richiede sicuramente molte più attenzioni, diversi test e tempo per trovare il settaggio perfetto.

Consiglio quindi la meccanica FIT 4 a chi ricerca una forcella performante e polivalente subito pronta all’uso. Ideale per chi pratica percorrenze miste da all moutain/trail che richiedono setting differenti: con la rotazione dei 3 scatti si cambia il comportamento della sospensione senza sforzo e senza dover effettuare dei test.

La Cartuccia GRIP 2 è invece ideale per chi ricerca il massimo delle prestazioni con trail molto tecnici e impegnativi, per rider orientati al gravity. Per chi vuole regolare le sospensioni finemente ottenendo un comportamento smart che rispecchi il proprio stile di guida e i trail percorsi. Tenendo a mente che sarà necessario del tempo per regolare finemente le sospensioni

FOX GRIP 2: come funziona la cartuccia

La cartuccia FOX Grip 2 consente alla forcella di comportarsi in maniera intelligente, variando il suo comportamento in base alle sollecitazioni che provengono dal terreno. La meccanica sarà infatti capace di “riconoscere” gli impatti veloci distinguendoli dalle compressioni lente. L’idraulica reagisce di conseguenza regolando il suo comportamento in tempo reale. Grazie a questa soluzione potete quindi settare la sospensione per ottenere una forcella rigida e sostenuta durante le basse velocità di compressione ma che sia al contempo rapida e reattiva durante le compressioni ad alta velocità: le due regolazioni godono poi di un setting separato per la velocità di ritorno che cambia sempre a seconda del tipo di impatto.

Velocità di compressione alte e basse velocità: la velocità del rider non conta

Il nome “alte e basse velocità” genera una normale confusione e incomprensione della dinamica, a discapito del nome infatti non vi è alcuna relazione tra la velocità di percorrenza e la velocità di compressione. O meglio, la velocità del rider non determina necessariamente la corrispondente velocità di compressione. Facciamo due esempi esplicativi: se un rider procede a velocità elevata di percorrenza, supponiamo 40 km/h e comincia a premere lentamente i freni per rallentare (nonostante l’alta velocità di percorrenza) la forcella subisce una compressione alle BASSE VELOCITA, in quanto la sua meccanica viene compressa lentamente.

Dalla parte opposta troviamo un rider che procede più lento a 10 km/h ma affronta un drop di un metro, in questo caso nonostante la sua bassa velocità la forcella si trova a contrastare una compressione improvvisa e violenta, appunto una compressione alle alte velocità.

Ecco quindi la differenza tra velocità di compressione alta e bassa.

FOX GRIP 2 come regolare la forcella

Per regolare correttamente una forcella FOX GRIP2 per prima cosa bisogna portare i vari registri a “zero” ossia dovrete andare a togliere tutte le varie frenature idrauliche. Successivamente potete regolare il SAG per poi agire sui 4 diversi registri.

Sulla parte superiore della forcella troviamo rispettivamente i due pomelli che consentono di regolare la velocità di compressione alle alte velocità (pomello blu esterno HSC) e la compressione alle basse velocità (pomello interno nero LSC).

Registri compressione alte e basse velocità

Prima di iniziare con i nostri settaggi scaricheremo questi due registri ruotando il pomello verso il meno, fino a raggiungere il blocco del selettore. In questo caso la forcella sarà appunto completamente libera dalle due frenature idrauliche.

Registri del ritorno: rebound alte e basse velocità

Spostiamo ora la nostra attenzione sotto il fodero destro, andiamo a rimuovere il capuccio protettivo in metallo che protegge le due regolazioni del rebound.

Pomello protettivo nero sotto il fodero destro

Il capuccio si svita in senso anti orario, sul fodero trovate le indicazioni per la regolazione. Dobbiamo anche in questo caso scaricare i due registri, anche se in questo caso ruotando verso il rebound più veloce (Fast segno meno), che corrisponde alla mancanza di frenatura idraulica. Al contrario ruotando verso il più si va infatti ad aggiungere frenatura idraulica, dovrete farlo dopo durante la regolazione.

Una volta scaricato tutto sul meno la forcella risulta libera da ogni frenatura idraulica, ora si può procedere con la classica regolazione del SAG e del Rebound: trattandosi di una bicicletta destinata al gravity, a differenza della classica regolazione da fare in piano, sarebbe più opportuno settare la bicicletta in una superficie pendente. Ad esempio collocandosi in uno scivolo auto di casa, in una via asfaltata con pendenza e cosi via con la ruota anteriore che punta verso la discesa.

Compressione alle alte velocità: regolazione e test

Subito dopo andiamo a regolare le alte velocità di compressione partendo dal Ritorno. Ci spostiamo quindi sotto il fodero per settare il rebound alle alte velocità. Andate quindi ad aggiungere la frenatura idraulica per rallentare “l’esplosione” del manubrio verso l’alto, anche in questo caso potete provare partendo da circa 5 click: comprimete e valutate la risposta della sospensione, se risulta ancora troppo veloce rallentate fino ad ottenere una risposta più lenta e controllata, non esplosiva.

Una volta regolato il SAG torniamo sul pomello superiore blu e aggiungiamo circa 5 scatti per rendere la forcella più progressiva. In totale avrete a disposizione 16 click. Testate la regolazione comprimendo la forcella con “violenza”con uno scatto rapido verso il basso. Verificate quanto affonda aiutandovi con l’annello del SAG. Per rendere la sospensione ancora più progressiva e resistente ai fine corsa potete aggiungere altri scatti del pomello.

Per rendere questo test più effettivo vi consiglio di posizionare l’annello del SAG in basso sullo stelo per poi scendere da un marciapiede o da un gradino, meglio se un drop un po’ più alto. In questo modo riuscirete a capire meglio la reazione della forcella, non deve affondare troppo e deve stare stabile dopo l’atterraggio senza darvi contraccolpi sullo sterzo. 

Test compressione su atterraggio piatto

Se volete indurirla e rallentare l’affondamento andrete quindi ad aggiungere man mano 1 click nel registro superiore. Se volete rallentare l’estensione verso l’alto per renderla più stabile dopo l’atterraggio andrete ad aggiungere 1 click di frenatura nel registro sottostante.

Compressione alle basse velocità: regolazione e test

Una volta regolata la compressione alle alte velocità ci dedichiamo al setting delle basse velocità di compressione, che come detto sopra, gestiscono le compressioni più lente.

Regoliamo quindi il pomello sotto il fodero (basse velocità) e aggiungiamo una frenatura media da 5 click per rendere il ritorno bilanciato, in questo caso il ritorno può essere più veloce per recuperare prima la corsa a disposizione. Questo rispetto al ritorno più lento alle alte velocità.

La forcella FOX GRIP2 non ha un pomello di blocco, la tendenza dopo diverse prove è quindi quella di indurire il più possibile la frenatura alle basse velocità (pomello superiore) per andare a contrastare l’oscillazione durante la pedalata da seduti, in piedi sui pedali e l’affondamento durante la frenata. Potete quindi provare a partire da 6 click, per poi valutare se preferite indurire ulteriormente avvicinandovi al massimo del blocco. Avete a disposizione un totale di 12 scatti che rapresenta la frenatura massima. Questa scelta ho molto senso soprattutto se fate tratti pedalati in salita, per evitare di disperdere troppe energie.

Test compressione durante la frenata

Per testare la reazione pedalate con la bici e poi accennate una frenata che parte in maniera progressiva o pompate la bici verso il basso stando in piedi: valutate visivamente l’affondamento aiutandovi sempre con l’anello in gomma usato per settare il SAG. Pedalate e comprimete la forcella simulando e accentuando una pedalata pesante in piedi sui pedali. Controllate che il rebound non sia troppo lento, in questo caso è meglio un ritorno leggermente più fluido che vi metta il travel subito a disposizione dopo ogni frenata/affondamento (questo parametro dipende anche da quanto decidete di rallentare/chiudere il pomello superiore). Trovate quindi una via di mezzo che vi agevoli nella guida a seconda dei trail frequentati

La mia configurazione

Per la mia esperienza ad esempio ho settato la forcella con una frenatura elevata alle basse velocità di compressione (10 click): questa scelta per contrastare l’affondamento in fase di pedalata e frenata, abbinata a un ritorno piuttosto rapido (6 click) per avere subito tutto il travel nuovamente a disposizione.

Dalla parte opposta ho scelto una frenatura idraulica più moderata alle alte velocità (9/10 click), per avere una forcella reattiva con le asperità del terreno ma che offra adeguato sostegno dopo ogni salto e drop scongiurando i finecorsa: in questo caso regolo il rebound più lento per avere maggiore stabilità dopo l’impatto brusco in fase di atterraggio. Ho sfruttato tutti i 9 click per la frenatura massima. In questo caso un ritorno molto veloce potrebbe risultare pericoloso perché la forcella restituisce tutta la forza di compressione estendosi velocemente subito dopo il salto, facendovi perdere il controllo del mezzo.

FOX GRIP 2 test sul trail

Fate quindi diversi test sul trail per trovare la configurazione ideale di base, sui sentieri di fiducia provate la forcella in ostacoli conosciuti da fare a ripetizione.  Ad esempio fate un salto e valutate se le compressioni veloci sono adeguate, indurite o alleggerite. Ricordate di settare il rebound abbastanza lento da garantire un assorbimento composto dell’impatto.

Quando modificate il setting usate un click o due alla volta e riprovate la sospensione fino a trovare il vostro target ideale.

In arrivo anche la versione video della guida, state sintonizzati sul canale Youtube.

Sardabike MTB

I miei occhiali tecnici MTB al 70% di sconto.

Il mio shop personale su Amazon!

Mi trovate anche su Instagram e Facebook!

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è logo-eleven.jpg
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è siroko-960x186.jpg
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è enduro-e1560288240590-960x202.jpg
resolvbike
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è cycletires.jpg
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è logo-praep.png
whell italia abbigliamento ciclismo
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è images.png