Test Ebike

Test Eskute Voyager: eMTB economica per iniziare

Dopo diversi giorni di test torniamo a parlare dell’Eskute Voyager, un ebike economica pensata per lo svago e il tempo libero. Prima di presentarvi la recensione partiamo ricordandovi che si tratta di una eMTB, ossia di una mountain bike elettrica che vi consente di avventurarvi nei sentieri sterrati di facile e media difficoltà di percorrenza.

Il suo telaio è in alluminio e dispone di ruote da 27,5 pollici che sono gommate con coperture tassellate polivalenti. All’anteriore troviamo una forcella ammortizzata da 100 mm, corredata di pomello di blocco e regolazione del precarico.

Eskute Voyager recensione test

Il suo motore Bafang ha una potenza da 250W e viene alimentato da una batteria da 480 Wh che promette un autonomia che può arrivare fino a 100 km* con una sola carica. Il tutto viene controllato da un pratico display LCD che consente di scegliere tra 5 diverse modalità di assistenza.

La velocità massima è fissata entro i limiti di legge, la pedalata assistita viene erogata fino ai 25 km/h.

Eskute Voyager la trasmissione
Motore al mozzo Bafang da 250 W

Questi parametri la rendono perfettamente in linea con la normativa vigente in Italia. Se state cercando un ebike economica legale questo modello fa decisamente al caso vostro, distinguendosi dalla massa.

Il prezzo di listino è davvero invitante, la Eskute Voyager viene proposta per 1.099 euro, ma potete pagarla anche meno con due buoni sconto. Il primo da 50 euro è valido per l’acquisto di un modello singolo, se invece decidete di acquistarne due, potete usare il coupon da 100 USD di sconto. Vi lascio i due codici alla fine dell’articolo.

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I prezzi sono da intendersi IVA inclusa, con spedizione gratuita e senza tasse doganali.

Eskute Voyager: ebike entry level per lo svago

Le specifiche tecniche della Eskute Voyager la collocano chiaramente tra i mezzi entry level che sono idonei e consigliabili soprattutto per chi approccia con la disciplina. Questa ebike sarà quindi testata in un ambiente consono alla destinazione d’uso, anche se chiaramente per curiosità proveremo a spingerla oltre sui sentieri, per vedere come si comporta.

Ricordiamo quindi fin da subito che non è una eMTB pensata per scalare le montagne più impervie, ne per gettarsi in discese tecniche veloci. In tal caso dovrete puntare direttamente su altri modelli e investire un budget decisamente più alto. Se invece cercate una bici elettrica versatile e facile da utilizzare per le vostre uscite in mezzo alla natura, con la Voyager avrete una valida candidata per iniziare.

Eskute Voyager

La Eskute Voyager infatti risulta ottima per gli ambienti urbani e per le gite fuori porta, per le passeggiate nei parchi, nei boschi, nei territori collinari che alternano sali e scendi e cosi via.

Abbiamo già presentato ogni suo dettaglio relativo alla componentistica e agli accessori, prima di proseguire con la lettura se volete approfondire, vi rimando alla presentazione della gamma Eskute Bikes. In ogni caso, per completezza presentiamo nuovamente una sintesi delle sue caratteristiche, per contestualizzarle meglio all’interno della recensione.

Eskute Voyager
Eskute Wayfarer eTrekking ebike

Per comprendere meglio la valutazione di ogni aspetto utilizzeremo una scala di valutazione per i diversi parametri, con una punteggio che va da 1 fino a 10 punti: dove 10 rappresenta il voto più alto e al contrario 1 il più basso.

Packaging e imballaggio telaio

Partiamo dal suo unboxing, sul quale posso spendere un parere altamente positivo. La cura maniacale per l’imballaggio e la quantità di rinforzi garantisce all’Eskute Voyager un supporto adeguato e una protezione premium. L’imballaggio risulta di prima categoria e supera di gran lunga anche quello che ho trovato su mezzi di alta gamma.

La bici è arrivata perfettamente intatta e ben protetta.

Eskute Voyager imballaggio e unboxing

La scatola è robusta, la bici viene collocata correttamente e presenta diversi rinforzi rigidi che impediscono ogni tipo di movimento all’interno del box. la gabbia in metallo che protegge il cambio garantisce l’integrità del forcellino. Un componente delicato che tende a piegarsi durante il trasporto, se la scatola viene urtata o colpita.

L’e-bike viene ricoperta di pellicola protettiva in ogni punto per evitare che la vernice possa graffiarsi con lo sfregamento.

Montaggio facile, istruzioni e attrezzi di cortesia in dotazione: online trovate anche i video tutorial relativi al montaggio. Se siete curiosi potete visionare la sua presentazione e l’Unboxing.

Utilizzando la scala scala di valori sopra menzionata posso attribuire il valore più alto di 10 per l’imballaggio e “cortesia”.

Il telaio della Eskute Voyager

Il telaio in alluminio integra il vano batteria e per quanto riguarda la sua fattura risulta ben fatto, le saldature sono ben curate e rifinite cosi come la verniciatura. Non mi aspettavo tutta questa cura per una bici di questa fascia di prezzo. Si potrebbe paragonare tranquillamente ad un telaio di categoria superiore.

Il vano batteria si sblocca con la chiave e con una sicura laterale, tuttavia inizialmente la batteria non è facilissima da estrarre: o meglio, appena sbloccata avrete poco spazio per far leva con le dita per spingerla verso l’alto. Una volta familiarizzato con l’operazione, la rimozione risulta più semplice.

Ricordiamo che monta una batteria integrata al Litio è da 48V/10AH che può essere caricata direttamente sulla bici oppure estratta. Sulla batteria troviamo dei led che indicano lo stato di carica.

Eskute Voyager la batteria al litio

Vista la destinazione d’uso troviamo di serie anche la gabbietta che ripara il cambio dagli urti e il pratico cavalletto laterale. Quest’ultimo risulta decisamente comodo durante le passeggiate o per chi frequentata i trail battuti: diversamente, se volete frequentare dei sentieri più impegnativi vi consiglio di rimuoverli entrambi, considerando che potrebbero impigliarsi o urtare contro le rocce procurando una caduta.

Inoltre troviamo un faro led anteriore, un catadiottro da montare sul posteriore e i riflettenti collocati sulle ruote. Il faro led risulta potente e consente di utilizzare la bici anche in condizioni di totale oscurità.

Troviamo anche il clacson che risulta davvero forte e può essere azionato dal tasto apposito che si trova sul manubrio.

Le manopole sono in gomma e offrono un buon grip, la sella risulta comoda e confortevole, con imbottitura abbondante che risulta apprezzabile per i principianti.

La taglia unica si fa sentire..

Ricordiamo che la Eskute Voyager è disponibile solo con telaio Unisex mono taglia. Come sospettavamo fin dal primo momento si fa sentire la mancanza di diverse taglie e il tubo sella che viene offerto in dotazione è molto corto e non basta per coprire tutte le fasce di altezza che propone il produttore. Sono alto 1,80 m e per potermi collocare in una posizione adeguata di pedalata ho acquistato un tubo sella più lungo da 450 mm (diametro 30,4).

Potete acquistarlo su Amazon per 15 euro circa.

Lo spazio interno è sufficiente per ospitare tutto il (nuovo) tubo lungo inserito a battuta. Mi chiedo quindi perché non venga fornito di serie dal produttore. Il cannotto della forcella è lungo e colloca il manubrio in alto, ma come per qualsiasi bici una volta trovata la vostra altezza ideale potete giocare con gli spessori o ancora farlo tagliare a misura in una ciclo officina.

Eskute Voyager

A seguito del test posso consigliarla ad un range di altezze che vanno da circa 1,68 a 1,82 cm. Questo se intendete avere una sella correttamente posizionata per pedalare in maniera adeguata. Non la consiglierei a persone più basse o più alte. Ad esempio con altezza da 1,65 m avrete un dislivello contraddistinto da sella bassa e manubrio molto alto.

Se invece siete più alti di 180 m dovrete accontentarvi di una pedalata con la gamma piuttosto compressa.

Le geometrie del telaio

Le geometrie sono piuttosto anomale visto il forte slooping “dettato” dalla posizione e forma del vano batteria. A colpo d’occhio l’estetica non è per niente male, ma a livello pratico e funzionale si perde qualcosa. Soprattutto se siete pignoli e più esperti.

Eskute Voyager geometrie

Se siete alle prime armi non avrete alcun problema e potete trascurare queste informazioni, ma se siete più esperti potreste storcere il naso trovando un angolo sterzo molto chiuso combinato con un piantone sella molto corto: Reach lungo e scatola sterzo piuttosto alta (Stack abbondante). Sostanzialmente un mix di valori “presi da diverse taglie”. Se volete capire cosa sono le geometrie del telaio potete approfondire l’argomento.

In soldoni considerando la sua categoria assegno 9 per la cura del telaio e dei dettagli estetici. Mentre se considero che manca un tubo sella adeguato e la disponibilità di una sola taglia e le geometrie scendiamo a 4 punti per le misura unica.

Sarebbe preferibile avere almeno due misure distinte, ad esempio S/M e L/XL.

La trasmissione e il motore

Il cambio Shimano Turney da 7 velocità la rende versatile e pratica per i sentieri che non presentano pendenze particolarmente marcate. La velocità di cambiata è buona, la precisione è in linea con la fascia di appartenenza. Il comando con leva e tasto risulta facile da azionare in ogni condizione.

Sullo scassato o in fase di atterraggio dai drop (ovviamente) la catena balla parecchio e sbatte con forza sul carro. Normale amministrazione visto il tipo di cambio e la mancanza di una frizione. Sarà bene acquistare e montare un inserto para catena in neoprene per proteggere il carro e attenuare i rumori.

Con l’uso moderato non avrete alcun problema, ricordiamo infatti che la stiamo testando con più pretese per scovare tutti i limiti.

Con la marcia più leggera e l’assistenza del motore si riescono a salire anche le pendenze marcate, anche se ricordiamo queste ultime andrebbero affrontate come “eccezioni” sul percorso e non come circostanze abituali.

Le 5 modalità di assistenza

L’Eskute Voyager dispone di ben 5 modalità di assistenza più una modalità zero in cui si stacca il motore per pedalare come con una bici classica. Con la pressione prolungata del tasto meno si attiva il Walk Assist, che consente di far muovere la bici per agevolare la spinta sulle salite quando si cammina.

Nella prima modalità 1 si ottiene l’assistenza fino ai 15 km/h dopo di che il motore si stacca fino a nuova necessità. Nella seconda modalità aumenta la spinta e si sale fino a 20 km/h circa. Dalla terza alla 5° aumentano la ripresa e la coppia per una spinta “immediata”e reattiva fino ai 25 km/h.

Di default la spinta del motore è piuttosto aggressiva, la bici arriva impostata in modo tale da erogare con più prepotenza la spinta. La spinta si attiva dopo una pedalata e mezzo circa, ed entra come un “colpo di acceleratore inaspettato”. Una sensazione abbastanza strana e spiacevole soprattutto se si circola a bassa velocità, apprezzabile invece se si vuole spingere rapidamente la bici guadagnando velocità.

Una volta interrotta la pedalata, la spinta del motore resta attiva con un ritardo di un secondo e mezzo circa. Questo gap offre una sensazione talvolta divertente, sopratutto prima di scalvare un ostacolo o un piccolo drop, visto che si viene sospinti con energia godendo di ulteriore inerzia.

Eskute Voyager motore Bafang 250 W

Qualcuno potrebbe gradire questa vivacità del motore ma sono sicuro che sarebbe molto più funzionale una partenza graduale e lenta dell’assistenza. Potrebbe anche allungare la durata della batteria e rendere meno imprevedibile lo spunto.

Per fortuna I freni montano due sensori che staccano l’assistenza del motore appena vengono rilevate pressione della leva. Basta quindi toccare un freno per smorzare o annullare la spinta del propulsore.

Menù di navigazione impostazioni

Il manuale mostra diverse voci che possono essere personalizzate, come la sensibilità nell’attivare l’assistenza (ora settata come veloce al massimo) e la spinta Start Up (ora al massimo della velocità). Agendo su questi parametri si può modificare questo comportamento.

Per personalizzare i diversi valori dovrete utilizzare i 3 tasti fisici presenti con delle “combo”. Il display ha un manuale dedicato, le istruzioni sono in inglese e risultano abbastanza chiare, ma talvolta non facilissime da capire. Soprattutto per entrare e navigare “nei sotto menu dei sotto menu”. Si rischia spesso di modificare per errore i parametri che non si volevano toccare. Per fortuna esiste anche una funzione che ripristina i valori di fabbrica!

Sul Display è possibile (secondo il manuale) modificare la velocità massima, ho fatto una prova senza vedere risultati. Il produttore mi conferma infatti che per ragioni di sicurezza è necessario eseguire una procedura diversa (fattibile ma meno immediata). Lo sblocco diventa quindi meno accessibile, per garantire la legalità del mezzo.

La forcella ammortizzata

La forcella ammortizzata a molla funziona senza infamia e senza lode, con le tipiche caratteristiche della sua fascia bassa di prezzo. Dispone di un pomello di blocco meccanico che irrigidisce completamente la sospensione. Potete regolare anche il precarico della molla per aumentare il SAG.

Eskute Voyager la forcella MTB

Il marchio “Strong” della sospensione è ignoto, la forcella dispone di 100 mm di corsa: dopo l’utilizzo ho misurato il segno più alto registrato e l’escursione massima risulta effettiva: 100 mm sono più che sufficienti per il suo utilizzo. Tenete a mente che ho misurato valori minori su forcelle vendute dai grandi marchi.

Per i più esperti si percepisce un gioco tra steli e foderi, durante la frenata, normale amministrazione per questa fascia di prezzo.

Manca la regolazione del Rebound, come da aspettarsi per questa categoria, ma il rimbalzo risulta accettabile.

Difficile dare una valutazione visto che per queste cifre non si può purtroppo pretendere una sospensione di categoria. Sarebbe inutile e ingiusto paragonarla con sospensioni più costose. Quindi considerando il prezzo e la funzione posso dare un voto di 7 “perché funziona”.

I freni: una criticità negativa, ma risolvibile

I freni a disco meccanici della Eskute Voyager sono risultati inadeguati e sotto dimensionati per il peso e l’utilizzo di una eMTB. Per ottenere una frenata consistente che blocca la bici o un rallentamento “rapido”, la leva richiede una pressione gravosa ed eccessiva con tutta la mano. Nonostante le regolazioni fatte alla fine del giro sul trail ho risentito di un fastidioso dolore alla mani.

Le pastiglie non sembrano offrire grip adeguato dopo il rodaggio, salvo che queste siano sfortunatamente difettose, quindi boccio l’impianto freni con un voto pari a 3.

Nello sterrato l’impianto freni deve essere più accessibile e più efficiente per una guida dinamica e sicura. Ho subito pensato ad un upgrade con freni idraulici ma vista la presenza dei sensori non è possibile sostituire la leva. Tuttavia ho montato un nuovo set di freni ibridi che sfrutta il cavo meccanico e usa una pinza con circuito idraulico.

Eskute Voyager freni MTB
Upgrade con freni Ibridi

Le prestazioni di frenata sono migliorate sensibilmente da subito, si può quindi migliorare la forza frenante con una spesa di circa 35/50 euro. Anche su Amazon a partire da 33 euro. Per vedere come si montano potete visionare il video dedicato dove spiego le differenze tra gli impianti meccanici e idraulici.

Eskute Voyager: la prova sul trail

Nonostante le perplessità iniziali sulle geometrie devo dire che la guida risulta molto facile e intuitiva, il peso complessivo di quasi 24 kg rende la Voyager molto stabile, in contemporanea l’assistenza la alleggerisce per le salite. In salita si sale con il sorriso, come sospinti da una piacevole brezza.

Le modalità 4 e 5 danno una spinta notevole che rende il mezzo divertente e giocoso.

Le coperture scelte dal produttore sono tassellate ma grazie alla loro forma risultano polivalenti: gli pneumatici Kenda sono scorrevoli sull’asfalto e offrono un grip adeguato sullo sterrato battuto.

In pianura la bici risulta abbastanza leggera da pedalare anche senza l’ausilio del motore, infatti ho tenuto delle ottime velocità di percorrenza con l’assistenza bloccata sul primo livello (che ricordiamo assiste fino ai 15 km/h). La velocità in eccedenza sfrutta infatti la sola propulsione muscolare del ciclista.

Il consumo della batteria varia molto in base al trail e alla modalità di assistenza utilizzata. Con il primo test ho strizzato tutte le diverse modalità giocando su sentieri sabbiosi, in salita e contro vento, sono quindi ben lontano dai 100 km. In questo caso con un utilizzo misto sono arrivato a circa 65 km con la batteria agli sgoccioli.

Eskute Voyager display

Con un uso più parsimonioso dell’assistenza sono sicuro che ci si possa spingere almeno fino agli 80 km, mentre se “giocate e abusate”dell’assistenza, l’autonomia cala drasticamente.

Nelle prime prove la bici si è comportata in maniera ottima, resta da vedere la sua affidabilità nel lungo periodo. Come già detto nella presentazione l’Eskute Voyager gode di una garanzia di ben due anni.

Acquistare la Eskute Voyager?

L’Eskute Voyager viene offerta con un prezzo di listino davvero basso e rispecchia le premesse per le quali è stata proposta e progettata. La dotazione e la funzionalità sono ottime, d’altra parte come carenze troviamo un impianto freni scarso e un tubo sella troppo corto. Tutto sommato con circa 40/50 euro potete correggere queste due criticità aggiudicandovi una eMTB entry level davvero versatile.

Per la sua fascia di prezzo per adesso sembra non avere rivali, e si aggiudica un posto di rilievo come migliore eMTB economica sotto i mille euro. Tenendo però bene a mente che la sua destinazione d’uso non prevede le montagne insidiose ne i trail impervi!

Posso quindi consigliarla a chi intende farne un uso moderato e consapevole. Ideale per le gite fuori porta con la famiglia, con gli amici e per i principianti.

Eskute Voyager unboxing

Per maggiori informazioni o per acquistare l’Eskute Voyager potete andare sul sito del produttore oppure anche comodamente su Amazon. Il produttore vi offre due buono sconto, il primo da 50 euro per un acquisto singolo (Codice: Sardaeskute50), il secondo da 100 euro per l’acquisto di una coppia (due bici). Codice: 2BIKES. I codici sono validi solo tramite il sito web, non su Amazon.

Inoltre dopo l’acquisto se lasciate il vostro feedback positivo avrete diritto ad un cashback ulteriore di 30 dollari.

Restate sintonizzati per il video test sul trail. Presto in arrivo sul canale Youtube.

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